le cose ci sono, sono lì a rispondere ai nostri sguardi più o meno sicuri, alle domande che non facciamo e nemmeno sappiamo, a salvarci e a condannarci: sempre e pur tuttavia solo cose. Sarebbero chiare se noi non fossimo così confusi. Non sono le cose a comandare ma l'atteggiamento che abbiamo noi di fronte ad esse. Come ci poniamo, come scegliamo se parlare o meno e cosa dire e cosa tenere per noi e non condividere. Cosa lasciare andare.
marco valenti scrive

25 giugno 2017
Per preparare un uovo sodo
3 gennaio 2015
dieci dal duemilaquattordici

18 marzo 2014
L'importanza di chiamarsi Ernesto
Se preferite anche l'importanza di essere onesto, o l'importanza di essere Franco: a piacer vostro.
26 novembre 2012
Ionesco
In questo video recita un lavoro di Ionesco, “Delirio a due”, con Fulvia Manni.
23 marzo 2011
Edizione limitata
Della canzone ho già parlato; del libro e dello spettacolo anche.
Spendo solo un personale grazie agli amici che qualche anno fa realizzarono questa bellissima versione.
Loro sanno senza che li citi e ho nel cuore ognuno di loro e quel tempo.
Invito all’ascolto, alla visione, a un parere.
26 febbraio 2011
Grazie Mario

Ho aspettato un mese.
È morto il 26 gennaio; era nato il 26 dicembre del 1919 a Roma.
Ho avuto il privilegio di vederlo recitare Moliere a teatro ed è stato uno dei più grandi attori italiani di ogni tempo.
Non se ne è parlato molto; a mio avviso e per quel che vale se ne è parlato pochissimo; evidentemente chi scrive oggi di spettacolo è troppo giovane, o sprovveduto, o impiegato in altri pensieri.
Si va in discesa.
Neanche sui social forum, così apparentemente attenti alla cultura e alla società, così pieni di “Ciao Mario” quando un Mario famoso se ne va, così intimi a chi non può rispondergli: “Ciao Mario a chi? Che cosa è tutta ‘sta confidenza, giovanotto?”, insomma tutti ne hanno parlato sorprendentemente poco.
Ho lasciato un mese a chiedermi cosa muova i cosiddetti intellettuali a piangere Tizio piuttosto che Caio e non mi sono dato risposta.
Lo ricordo oggi, a un mese dalla morte, a novanta e passa anni dalla nascita, con l’ironia del titolo del post e con la grandezza presa nel recitare Trilussa..
Un grandissimo che recita un altro grandissimo.
Chi avrà il desiderio di approfondire lo ricorderà in teatro come in televisione quale un grandissimo, misurato, professionista del recitare.
Mario Scaccia.
Adesso, dopo quanto detto, ci vuole: “Ciao Mario e grazie”.
http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Scaccia