marco valenti scrive

marco valenti scrive
Visualizzazione post con etichetta RIP. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta RIP. Mostra tutti i post

21 novembre 2017

RIP (il romanzo)



"Mi piacerebbe

che questo breve romanzo

non venisse colto 
soltanto come un racconto su una morte e una precedente malattia. 


Ci sono dentro cose diverse da rabbia e lutto. 


Affetto, amore, amicizia. 


Prendere coscienza delle cose e, attraverso maturate consapevolezze, diventare persone migliori. 


E' un libro molto meno cupo di quanto la trama possa far presagire. 




Se qualcosa di tutto questo sarà colto avrò contezza di aver fatto un buon lavoro"





Guardate il video


Poi, in qualsiasi formato (ebook, audiolibro, cartaceo) compratelo e leggetelo.
Non vi lascerà indifferenti.




Lo puoi comprare qui,


ma pefino su AMAZON al link qui sotto


P.S.: "La telefonata" segue di un paio di anni quest'altra...

8 agosto 2015

Cattiva notizia per chi ha già acquistato il mio ultimo romanzo


Una cattiva notizia per chi ha già comprato il mio ultimo romanzo, RIP, uscito in ebook per la Collana di narrativa italiana Officina Marziani dell'editore Antonio Tombolini.

Mi rincresce.

L'Editore ha deciso, unilateralmente, di abbassare il prezzo da sei euro e novantanove centesimi a 4,99.

Acquistabile su tutti gli store online.



A tutti, buone letture.

25 marzo 2015

A volte parlano bene di me



Capita che parlino bene di qualcosa che ho scritto e quando succede ne sono contento.
CriticaLetteraria dal 2005 è un bello spazio letterario, intelligente, che crede nel potere delle parole: il 16 marzo 2015 hanno scritto alcune cose molto belle sul mio ultimo romanzo.
Ringrazio tantissimo e invito a seguirli.
Lusingato.

Con piacere vi lascio  all'articolo (fate clik sul titolo e si aprirà in una nuova finestra):
Fino all'ultimo respiro e anche dopo. Rip di Marco Valenti



viene voglia di scrivere di più!


24 novembre 2014

ci sono momenti





Ci sono momenti


Quella sera  in giardino  rifletté su come ci siano dei momenti che tracciano confini importanti.
Possono essere fatti accaduti, come volti, come canzoni sospese, come lacrime, e sono gli stessi limiti di un’area da gioco, la zolla d’erba di un campo di calcio strisciata di gesso bianco.
Dentro; fuori.
Non si tratta di faticose elucubrazioni e neppure di dimostrazioni filosofico matematiche piene di passaggi per arrivare a tesi: sono istanti.
Non contano scricchiolii percepiti o piccole scosse di avvertimento ma lo schianto. Magari dopo il momento che ha tracciato il confine ci si prende del tempo per ragionarci sopra o per fortificare quel confine o giustificarselo o anche presidiarlo ma quello sta lì, come un nuovo fiume profondo.
Non è importante allora neppure l’oggetto che ha tracciato il confine, il campo o il limite: conta la consapevolezza e l’accettazione. Da quel momento in poi sai e accetti che c’è chi gioca e chi non, chi c’è in squadra e chi vivrà per sempre in panchina.
Quella sera in giardino, in questa metafora calcistica, lui fece la sua formazione tipo, come un allenatore che deve giocare una partita, e relegò gli altri in panchina o in tribuna.
Si tira una bella linea tra i buoni e i cattivi, tra i tuoi e gli altri, e non ti importa più un accidenti di quelli che sono dall’altra parte perché non sono tuoi. Accetti che non ti appartengano; te ne fai una ragione o, ancora meglio, non ne ricerchi più il motivo ma con semplicità constati che non ci sono.
Tutto quel che hai fatto prima di quell’istante per conquistare il mondo ed esserne accettato e amato, accettando e amando, smette di avere lo stesso significato.
Così trovi la tua calma e la tua forza interiore, ci stai bene dentro e hai più chiara la percezione delle distanze tra te e le altre persone o, se ci sono, la loro prossimità.
Lui, che aveva combattuto una lunga guerra di trincea, aveva fatto quel che si doveva fare e lo aveva fatto per un tempo amaro e lungo.

17 novembre 2014

10 novembre 2014

L'ultimo libro



Ciao sono Marco. Come stai? Quanto tempo: tutto bene. Tu che mi dici? Mah. Un periodaccio al lavoro. Sono affaticato. A casa? Tutto a posto? Tutto normale. Quando ci si vede?

(Omissis - la telefonata va avanti)

E quando è uscito il libro? Il quattro novembre. Scusami Marco: ma sul blog lo hai scritto? No. Ancora no. Lo ho scritto nella mia pagina facebook.


Sai: quella che ho messo su per parlare di libri e dei miei libri senza spammare. Ho capito. Ma hai inviato mail a quelli che conosci, agli amici come me? No. Ma… E che aspetti? Hai ragione. Non lo so. Magari è che, come ti dicevo sto passando un periodaccio al lavoro. Fallo e basta. No?


(Omissis)


Martedì 4 novembre è uscito il mio nuovo libro. Il quinto libro che ho scritto. Eccolo.


Si intitola RIP e fa parte della collana di narrativa di Antonio Tombolini Editore. E' un romanzo del quale sono davvero soddisfatto ed è disponibile solo in ebook cercandolo nei migliori store (tipo Amazon, laFeltrinelli, Ultima Books, Ibs).
AT Editore non pubblica in cartaceo ma per leggere un ebook basta un computer, un tablet, uno smartphone: se leggi questo post puoi leggere pure RIP.

Ecco l'incipit del romanzo

Una scheda del libro è sul sito della collana di narrativa Officina Marziani (la collana di narrativa di Antonio Tombolini Editore).

www.officinamarziani.it

"Fino all'ultimo respiro?"
"No. Anche dopo."