E’ morto un anno fa, mio padre, Piero Valenti,
(Palermo, 4
giugno 1924 – Roma, 13 dicembre 2012).
ma ha disegnato tutta la vita e dei suoi disegni ho parlato,
qui nel blog, in quaranta diversi post riportando tavole da lui eseguite in
questo millennio a Roma.
Nel duemila aveva già settantasei anni.
Disegnare dal vero, osservare e riprodurre architetture,
monumenti, dettagli e caratteri stilistici è stato formazione prima e mestiere
poi, ma sempre e comunque una passione.
Una volta ritiratosi dall’attività
professionale non ha smesso mai di disegnare. Matite per tracciare le prime
impressioni e pennarelli a punta fine per chiudere le tavole.
Ogni mattina prendeva l’autobus e andava a Piazza Venezia; decideva volta per volta se passeggiare per i Fori,
andare ai Mercati Traianei o girare per le sale dei Musei Capitolini. Quando
qualcosa richiamava la sua attenzione iniziava a lavoraci su con bozzetti
rapidi; a volte tornava nel medesimo punto per continuare a disegnare sul
luogo; altre completava il disegno a casa.
Poi, dal duemiladieci, ha disegnato dentro casa, copiando immagini o inventando e infine ha perduto prima il tratto, poi la voglia: alla fine l'Alzheimer lo ha portato via.
(Può trattarsi di un monumento così come di una statua o, perfino,
il desiderio di riprodurre un disegno in una esposizione temporanea perché
magari testimonia una Roma che non esiste più.
Spesso non si ferma all’immagine ma la interpreta e la
arricchisce offrendo una chiave di lettura nel fantastico e nel sognatore; lo
si scopre in alcune espressioni delle statue piuttosto che in un uso
volutamente artistico e amplificato di elementi naturalistici).
La tag nel blog è "il disegno di piero".
Non credo posterò ancora altri suoi disegni,
anche se ce ne sarebbero moltissimi.
Mi restano bauli di
ricordi.
Anche loro.
marco valenti
I disegni di tuo padre sono sempre sorprendenti e stupendi.
RispondiEliminaI ricordi, belli e brutti che siano, sono una ricchezza immensa.
Ne hai bauli, sei ricchissimo.
Buoni ricordi e buona giornata
Ricordo tuo padre sia nel più' recente periodo che negli anni della nostra giovinezza... Paboo
RispondiEliminaIl primo, con gli alberi, e l'ultimo, con la casina, paiono illustrazioni di un libro per ragazzi.
RispondiEliminaE non vorrei sminuire dicendolo, anzi.
Perchè sono carichi di evocazioni e sogni.
I disegni di Piero continueranno ad accompagnarci sempre, e a ricordarci di lui...
RispondiElimina