marco valenti scrive

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27 aprile 2021

Vista di Roma di Pietro Valenti

 



Il più bel disegno che mio padre ha eseguito a Roma è questo del 2006. 

Ci ha messo un bel po'. Per riuscirci si è recato spesso sulla splendida terrazza dei Musei Capitolini per iniziare diverse tavole preparatorie dal vivo, usando sempre fogli di formato A4 (21 x29,7) e lavorando a matita.

Successivamente a casa le ha inchiostrate con pennarelli neri a punta fine o extrafine e ha iniziato a montare i diversi cartoni in una unica opera. Mentre lo terminava è tornato più volte al Campidoglio per convincersi di diverse fasi di avanzamento.

Quindi la ha rifinita e terminata secondo il suo estro.

Pietro Valenti, Piero per tutti, era del 1924 e perciò aveva 82 anni. 

In questo Blog potete trovare molti suoi disegni.

 L'unico modo per mostrarvi quello che - a mio giudizio - è il più bello, sicuramente il più complesso, ho deciso di mostrarlo per parti. Da sinistra a destra; dal Teatro di Marcello al Milite ignoto; passando per tutta la grande bellezza di Roma attraverso il suo occhio e la sua infinita e poetica fantasia.


Le quattro immagini, come vedete, si sovrappongono un po' per darvi meglio l'idea di cosa state vedendo.



I segni verticali indicano il cambio di foglio A4.



Non potendo vederlo dal vero solo dopo aver osservato con calma le quattro immagini parziali potrete assaporare il risultato finale.

Eccolo.




Sarò grato di qualsiasi commento e condivisione di questo post.

Marco Valenti


13 dicembre 2013

Piero Valenti



E’ morto un anno fa, mio padre, Piero Valenti,
(Palermo, 4 giugno 1924 – Roma, 13 dicembre 2012).

ma ha disegnato tutta la vita e dei suoi disegni ho parlato, qui nel blog, in quaranta diversi post riportando tavole da lui eseguite in questo millennio a Roma.



Nel duemila aveva già settantasei anni.

Disegnare dal vero, osservare e riprodurre architetture, monumenti, dettagli e caratteri stilistici è stato formazione prima e mestiere poi, ma sempre e comunque una passione.
 Una volta ritiratosi dall’attività professionale non ha smesso mai di disegnare. Matite per tracciare le prime impressioni e pennarelli a punta fine per chiudere le tavole.

Ogni mattina prendeva  l’autobus e andava  a Piazza Venezia; decideva  volta per volta se passeggiare per i Fori, andare ai Mercati Traianei o girare per le sale dei Musei Capitolini. Quando qualcosa richiamava la sua attenzione iniziava a lavoraci su con bozzetti rapidi; a volte tornava nel medesimo punto per continuare a disegnare sul luogo; altre completava il disegno a casa.













Fino all’ultimo, finché ha potuto.
Poi, dal duemiladieci, ha disegnato dentro casa, copiando immagini o inventando e infine ha perduto prima il tratto, poi la voglia: alla fine l'Alzheimer lo ha portato via.





(Può trattarsi di un monumento così come di una statua o, perfino, il desiderio di riprodurre un disegno in una esposizione temporanea perché magari testimonia una Roma che non esiste più.

Spesso non si ferma all’immagine ma la interpreta e la arricchisce offrendo una chiave di lettura nel fantastico e nel sognatore; lo si scopre in alcune espressioni delle statue piuttosto che in un uso volutamente artistico e amplificato di elementi naturalistici).

La tag nel blog è "il disegno di piero".
Non credo posterò ancora altri suoi disegni,
anche se ce ne sarebbero moltissimi.
Mi restano bauli di ricordi.
Anche loro.
marco valenti

1 luglio 2013

due ragazze che giocano




due fanciulle (cm 21 x 29,7)
dai Musei Capitolini


due fanciulle che giocano (cm 17 x 24)


Pietro Valenti
1924 - 2012 


Spesso non si accontentava di un risultato ma tornava al Museo per prendere nuovi appunti sullo stesso soggetto. Capitavano quindi tavole diverse sullo stesso soggetto.
Potete trovare altri disegni di Piero pubblicati in questo blog    
sotto l'argomento "Il disegno di piero".
Altri seguiranno.

4 giugno 2013

Arco di Settimio Severo


Arco di Settimio Severo
matita e inchiostro su carta
(cm 31 x 42)



Arco di Settimio Severo
matita e inchiostro su carta
(cm 31 x 42)

Questo manufatto straordinario è stato oggetto di diverse tavole di Piero Valenti; queste sono del 2006 e hanno un dimensione abbastanza

26 maggio 2011

bottiglie, bottles, bouteilles



Costretto a casa,
voglioso di disegnare, si misurava con preziose bottiglie dello scorso millennio che ho il privilegio di avere.
Impazziva con la luce che si rifrangeva nelle tante sfaccettature del cristallo.
Questo era Piero, quando era, ancora, da qualche parte, Piero.

Chi sa le bottiglie apprezzerà; meno gli altri.

L'aria si fa rarefatta in questa tag e altrove.
Si sta come si può.
enjoy.