marco valenti scrive

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12 ottobre 2015

Teatro di Marcello






TEATRO DI MARCELLO
Pietro Valenti (1924 - 2012)

Uno dei bersagli preferiti di Piero, durante i suoi giri a disegnare per Roma, era Teatro di Marcello. Subiva la fascinazione delle sovrapposizioni delle epoche diverse e un manufatto che si prestava ad essere visto in scorci molto differenti, mai esaustivi, ma non era visitabile.




Questo teatro fu ideato e cominciato a costruire da Giulio Cesare, ma completato da Augusto, che lo dedicò  al suo nipote prediletto Marcello. Invece di ereditare l'impero di Augusto, Marcello morì in giovane età e fu il primo a essere deposto nel mausoleo augusteo.

In seguito il teatro divenne proprietà della famiglia dei Fabi che vi fece costruire un fortezza sopra gli archi e, nei secoli successivi,  passò nelle mani dei Savelli e poi degli Orsini.
Nel XVI secolo il teatro fu convertito in palazzo.


Guardando oggi al Teatro di Marcello, è possibile scorgere i grandi archi dell'antico teatro, le fortificazioni medievali ed eleganti aggiunte di Baldassare Peruzzi, che era alla guida dei lavori conversione del teatro a palazzo rinascimentale.


Le tavole di Piero non vi dico da dove sono prese: scopritelo voi. Come quasi sempre non sono riproduzioni ma interpretazioni. È quel che lascia la differenza tra un bel disegno tecnico e l’opera di un artista. Tutti i disegni sono stati eseguiti dopo il 2001, quando Piero aveva intorno agli ottanta anni di età.



Vi rammento che cliccando su ogni immagine potrete vederla ingrandita e che altre tavole sono presentate in questo blog, in altri post, sotto la tag “il disegno di Piero” (trovate gli argomenti di questo blog nella colonna di destra).




Per maggiori informazioni su questo straordinario monumento potete sbizzarrirvi nel selvaggio web: per i fondamentali consiglio il sito della Sovraintendenza di Roma.


13 dicembre 2013

Piero Valenti



E’ morto un anno fa, mio padre, Piero Valenti,
(Palermo, 4 giugno 1924 – Roma, 13 dicembre 2012).

ma ha disegnato tutta la vita e dei suoi disegni ho parlato, qui nel blog, in quaranta diversi post riportando tavole da lui eseguite in questo millennio a Roma.



Nel duemila aveva già settantasei anni.

Disegnare dal vero, osservare e riprodurre architetture, monumenti, dettagli e caratteri stilistici è stato formazione prima e mestiere poi, ma sempre e comunque una passione.
 Una volta ritiratosi dall’attività professionale non ha smesso mai di disegnare. Matite per tracciare le prime impressioni e pennarelli a punta fine per chiudere le tavole.

Ogni mattina prendeva  l’autobus e andava  a Piazza Venezia; decideva  volta per volta se passeggiare per i Fori, andare ai Mercati Traianei o girare per le sale dei Musei Capitolini. Quando qualcosa richiamava la sua attenzione iniziava a lavoraci su con bozzetti rapidi; a volte tornava nel medesimo punto per continuare a disegnare sul luogo; altre completava il disegno a casa.













Fino all’ultimo, finché ha potuto.
Poi, dal duemiladieci, ha disegnato dentro casa, copiando immagini o inventando e infine ha perduto prima il tratto, poi la voglia: alla fine l'Alzheimer lo ha portato via.





(Può trattarsi di un monumento così come di una statua o, perfino, il desiderio di riprodurre un disegno in una esposizione temporanea perché magari testimonia una Roma che non esiste più.

Spesso non si ferma all’immagine ma la interpreta e la arricchisce offrendo una chiave di lettura nel fantastico e nel sognatore; lo si scopre in alcune espressioni delle statue piuttosto che in un uso volutamente artistico e amplificato di elementi naturalistici).

La tag nel blog è "il disegno di piero".
Non credo posterò ancora altri suoi disegni,
anche se ce ne sarebbero moltissimi.
Mi restano bauli di ricordi.
Anche loro.
marco valenti

4 giugno 2013

Arco di Settimio Severo


Arco di Settimio Severo
matita e inchiostro su carta
(cm 31 x 42)



Arco di Settimio Severo
matita e inchiostro su carta
(cm 31 x 42)

Questo manufatto straordinario è stato oggetto di diverse tavole di Piero Valenti; queste sono del 2006 e hanno un dimensione abbastanza

13 luglio 2011

il più bel disegno tra tutti


Tra le Tag di questo blog, "il disegno di piero" raccoglie una serie di tavole eseguite da mio padre, Pietro Valenti, tra il 2000 e il 2010 a Roma.
Alcune sono in una bozza di catalogo, non in commercio se non per pochi amici. In catalogo questo disegno non lo ho messo perché è grande ed avrebbe sofferto molto nell'essere ridotto ad un A4. Lungo quasi 140 cm, eseguito nel 2006 a parti separate in una successione di fogli Fabriano e montato, assemblato, finito in studio è una vista di Roma dalla terrazza dei Musei Capitolini: si vedono a destra l'Ara Coeli ed il Milite Ignoto visto da dietro, a sinistra il Tempio ebraico ed il teatro di Marcello.

Uno dei più bei panorami del mondo. Senza alcun dubbio il più bel disegno di Roma di Piero.

Lo ho in casa e spesso mi emoziono a guardarlo.

Non riesco a parlarne diffusamente e preferisco regalarlo a chi legge questo blog, ricordando che cliccando sulla immagine questa si apre a dimensioni molto maggiori ma anche che qualsiasi riproduzione delle opere di Piero deve essere precedentemente autorizzata.
da me.

Buona visione!