Ci sono dei momenti che abbiamo bisogno di coccolarci, di
volerci bene e di provare gusto e piacere.
Si tratta di fare qualcosa in controtendenza con crucci e
avversità, fatiche e contrattempi.
Una mattina presto in un banco di pesce al mercato le
ostriche, freschissime e piuttosto difficili da trovare.
Complice un sabato di ottobre di quelli che solo Roma sa
regalare scatta l’idea di un pranzo in giardino.
Sistemata la spesa si va via, velocissimi perché il vino che
abbiamo in mente ha bisogno di un passaggio in frigorifero, dagli amici di
Organic%l - l’Enoteca vicino casa (*).
Mi affaccio e saluto con un “Oggi abbiamo le ostriche: che
mi consigli?”.
Sorriso, saluti, la prima risposta è “Champagne”.
“No. Troppo facile: in Francia ci berrebbero un Sauternes”.
“Capito. Non ne abbiamo”.
“Andiamo a comprare i limoni e torniamo”.
Quindi ci si saluta e andiamo a comprare dei limoni buoni.
Quando torniamo dopo un quarto d’ora sul banco c’è una fila
di una mezza dozzina di bottiglie esposte per le nostre chiacchiere e la nostra
scelta, da un rosso francese a un paio di spumanti importanti italiani passando
per un bianco francese e uno siciliano.
Piacevolissima mezzora in cui si conviene di scegliere un
bianco le cui viti affondino in terre di mare e che abbia corpo e profumo. Se
la chiacchierata dura soltanto mezzora è per dare un po’ di frigo al vino
scelto.
Gli amici di Organic%l – che ringrazio sempre – oltre che a Roma nel
loro negozio sono sul principale social forum a questo indirizzo: https://www.facebook.com/Organicool?fref=ts
Il vino Bianco Pomice 2011, della Tenuta di Castellaro a
Lipari è stato tredici gradi e mezzo di sorpresa straordinaria: perfetto con
le
ostriche avrebbe fatto un buon matrimonio pure con altri molluschi, con cozze o
con ricci di mare. Il 60% è Malvasia e potete capire che, venendo dall’isola di
Lipari parliamo di eccellenza: si aggiunga una vendemmia manuale con selezione
di uve durante la raccolta dalle viti ad alberello.
Il sole era tiepido, le ostriche ottime e la morale è che
bere bene è quello che vado dicendo alla tag/argomento “bere (con un senso)” in
questo blog: bere cose buone e in bella compagnia da senso al bere.
Troppo buono il vino perché ne parli io: vi lascio il sito
della casa vinicola e vi invito caldamente a visitarlo.
(*) - ORGANIC%L Vineria,
distribuzione, importazione ed esportazione vini, organizzazione eventi e
fiere, degustazioni con i viticoltori, bio-catering, pianificazione e
consulenze per attività ristorative, consegne a domicilio. Vini di piccoli
produttori che lavorano nel rispetto del territorio, birre artigianali,
distillati bio, alimenti bio. http://www.organicool.org
les coquillages non fanno per me...però il vino sì.
RispondiEliminaGrazie per le info e prosit!
Serena notte