marco valenti scrive

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19 ottobre 2013

Vasco Pratolini, Firenze, 19 ottobre 1913


 

Pratolini era nato a Firenze il 19 ottobre del 1913.

Ci tengo molto a ricordarlo perché da ragazzo, subito dopo aver finito Salgari, Stevenson e Verne, sono venuto su con la lettura di parecchi libri del cosiddetto neorealismo italiano. Pavese, Vittorini e Pratolini – più tardi Calvino -hanno contribuito alla formazione di me adulto e tra i loro libri quelli di Vasco Pratolini sono stati assolutamente quelli che ho prediletto.

Tra tutti “Lo scialo” e, soprattutto, “La costanza della ragione” sono capolavori assoluti.

Prima della sua morte (Roma, 12 gennaio 1991) si diceva stesse lavorando ad un romanzo che, purtroppo, non uscì mai e quindi la sua produzione si è interrotta troppo presto.

Ha scritto comunque pagine straordinarie e a cento anni dalla sua nascita invito tutti a leggerlo o a rileggerlo.
Sono convinto che sia stato un grandissimo della letteratura mondiale e che, a volte, una moderna esterofilia ci fa dimenticare l'importanza di alcuni autori di casa.
A me Pratolini fa molto patria e casa.

“I morti che ci hanno fatto del bene, si ricompensano guardando in faccia i vivi”. Pratolini

 


 

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