Ma che freddo fa, una canzone del 1969 cantata a Sanremo da
Nada e dal gruppo The Rokes. All’epoca le canzoni del festival venivano cantate
da una coppia di artisti. Ero bambino e la canzone, fatalmente, mi è entrata in
testa per riaffiorare di tanto in tanto.
La Piccola orchestra Avion Travel, nel disco “Storie
d’amore”, ne ha reso una bella versione, con quell’andare malinconico e quella
bella orchestrazione che apprezzo molto. In quel disco gli Avion Travel hanno
fatto un percorso di ricerca e di valorizzazione (a modo loro, ovviamente)
delle radici delle nostre melodie moderne. Credo che esista un parco di canzoni
tra il ’58 e il ’70 che potrebbe ancora essere più che valido se reinterpretato
con la giusta passione e sapienza. Oddio: in particolare su questa canzone sono
poi uscite altre interpretazioni che personalmente trovo molto meno
condivisibili: comunque ripesco nel web una asciutta biografia degli Avion
Travel,
Sperando di condividerne il piacere dell’ascolto.
D'inverno il sole stanco a letto presto se ne va
non ce la fa più
non ce la fa più
la notte adesso scende con le sue mani fredde su di me
ma che freddo fa
ma che freddo fa
basterebbe una carezza per un cuore di ragazza
forse allora sì - che t'amerei.
Mi sento una farfalla che sui fiori non vola più
che non vola più
che non vola più
mi son bruciata al fuoco del tuo grande amore
che s'è spento
già
ma che freddo fa
ma che freddo fa
tu ragazzo m'hai delusa hai rubato dal mio viso
quel sorriso
che non tornerà.
Cos'è la
vita
senza
l'amore
è solo un albero
che foglie non ha più
e s'alza il vento
un vento freddo
come le foglie
le speranze butta giù
ma questa vita cos'è
se manchi tu.
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