marco valenti scrive

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1 febbraio 2021

B come bugie

E, dopo tutto, che cos’è un bugia? / Solo la verità in maschera.

George Gordon Byron, Don Giovanni.

Le bugie sono per natura così feconde, che una ne suole partorir cento.

Carlo Goldoni, Il bugiardo.

Più dici la verità, e più potrai dir bugie.

Mino Maccari, L’antipatico.

Una piccola inesattezza qualche volta risparmia tonnellate di spiegazioni.

Saki, Bestie e superbestie.

La cosa che non era.

Jonathan Swift, I viaggi di Gulliver.

Ci fu chi mentì sapendo di mentire e chi sperò di non mentire, chi lo volle e chi ci si trovò. Tre bugie.

Marco Valenti, Cometa e bugie.

A giurar presti i mentitor son sempre.

Vittorio Alfieri, Virginia, Atto II, scena III.

A lungo andare i bugiardi non solamente non sono creduti; ma essi non sono ascoltati; sì come quelli, le parole de’ quali nuina sostanza hanno in sé né più né meno come s’eglino non favellassimo, ma soffiassimo.

Giovanni Della Casa, Il Galateo

6 novembre 2020

Cometa e bugie dopo venti anni

 


Il 3 novembre 2020 è uscito il mio ultimo romanzo. Ritengo possa chiudere un cerchio che avevo aperto ancor prima che passasse la cometa del '97 ed essere l'ultimo libro che verrà pubblicato a mio nome.

Continuerò a scrivere, meraviglioso privilegio, senza metterci il nome. 

Comunque non è detto che tutti gli altri miei titoli usciti prima di questo, tolti dal mercato per mia decisione, non ritrovino una degna e diversa via editoriale. 

Se si trova il complice adatto succederà. 

Cometa e bugie dopo venti anni è uscito nella collana Intrecci di Edizioni Dialoghi e può, per il momento, essere acquistato da tutti sul loro sito. Presto sarà disponibile su altre piattaforme di vendita e presso alcune librerie indipendenti.

Vi lascio il link diretto al libro.

CLICCA QUI

A seguire una quarta di copertina e un cenno su quanto uscito prima di Cometa e bugie dopo venti anni.

Resto pronto, come sempre con piacere, a parlare dei libri che ho scritto nelle forme che vorrete, di persona o in collegamento, convinto che un libro sia di chi lo legge (fatemelo sapere).

"La parola è dell'orecchio che la ascolta".

Grazie e tutti,

Marco Valenti


QUARTA DI COPERTINA "ESTESA"

Quando nel 1997 la cometa Hale-Bopp è visibile nel cielo, la vita di alcune persone cambia per questioni d’amore, di passione, e dei loro opposti. Queste vite si intrecceranno con sviluppi imprevisti a causa dell'incapacità di vedere le cose e i sentimenti come sono veramente. Tutto esplode per consuetudini, eccessi, bugie che si immaginano verità.

“Ci fu chi mentì sapendo di mentire e chi sperò di non mentire, chi lo volle e chi ci si trovò.”

Questo romanzo racconta cosa è stato di queste vite nei venti anni successivi al passaggio della cometa. Evoluzioni, crescite, nuove consapevolezze e cambiamenti non senza qualche inaspettato epilogo.

Non è un sequel di Cometa e bugie, ma una sua nuova scrittura e insieme qualcosa di più largo che, inevitabilmente, la contiene.

Un’altra storia.

“Vada come vada il cuore è un grido, è pazienza infinita, è di costanza e di dolore, è di gioia e di costruzione, è un tessuto prezioso.

Per fortuna o purtroppo, per fortuna e purtroppo, tutto il resto è banalità del caso: più o meno attrezzati, ci si fanno i conti. O prima o poi.”

 

Bibliografia di Marco Valenti: La prima pubblicazione, nel 2007, Un senso alle cose (TheBoopenLed Editore) era un romanzo epistolare (in epoca contemporanea) scritto a quattro mani con Paolo Scatarzi. Successivamente ha autoprodotto il romanzo breve con tre racconti in appendice Cometa e bugie e la raccolta di racconti Quel colore delle foglie in autunno (quando stanno per cadere) e pubblicato il suo terzo romanzo, RIP (2014 – Antonio Tombolini Editore). Ha scritto per la rivista di letteratura Il Colophon. Le opere finora pubblicate, per sua scelta, sono fuori commercio: Cometa e bugie dopo venti anni (2020 - Edizioni Dialoghi) è l’unico libro in commercio.





6 agosto 2014

intervallo

Agosto è il tempo di prendersi un intervallo; settembre sarà pieno di novità e serviranno le batterie ben cariche.
Questo è il mio "intervallo" da dedicare.


Solo qualcuna delle immagini del mio libro "Cometa e bugie" in giro per il mondo. Un gioco. Grazie a chi ha voluto giocare. 

Un modo per augurare un buona pausa, che sia un viaggio geografico o quel tipo di bel tempo che ti offre una lettura, o stare con gli amici, vacante dagli impegni di lavoro.
Buon agosto.


19 febbraio 2014

Cometa (in giro per il mondo)

Sochi (Russia) - Cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici invernali


Lo scrivo anche qui.
Tempo fa ho inventato un piccolo gioco legato al mio romanzo "Cometa e bugie". 
Ho invitato chi lo aveva letto a fare delle foto al libro in giro per il mondo.
L'idea era quella del nano da giardino dal papà di Amelìe (dal film "Il favoloso mondo di Amelìe").
Posto solo qualcuna tra le foto dall'Album e invito tutti a darmi una mano con altre immagini.

2 ottobre 2013

Inquietanti investigazioni

 
Solo una precisazione.
Dopo la pubblicazione del post in cui parlavo di quanto accaduto con il mio libro Cometa e bugie, sotto il titolo "disonesti, furbetti, finti editori", diverse persone hanno spontaneamente indagato.
 
Quel che ne sarebbe uscito somiglia a un verminaio.

2 aprile 2012

Libro e pubblicazione





Nel fine settimana mi hanno fatto notare che non tutte le persone che passano per questo blog sono iscritte al principale social forum presente nel web e che, se lo sono, non necessariamente sono miei contatti o seguono la pagina dedicata ai miei libri (intitolata “Cometa e bugie”).
Giusto.
Una intervista fattami da Carla Casazza per Bookavenue, mi ha dato la possibilità di dire diverse cose che penso sull’editoria in Italia oggi, sulle dinamiche che si stanno sviluppando nella evoluzione del mercato e sui motivi che mi hanno portato alla scelta di autoprodurmi.
Non ho espresso tutto quel che penso, per scelta di sobrietà e prudenza verso possibili scontri polemici, ma credo contenga riflessioni interessanti.
Ecco il link:
http://www.bookavenue.it/first-circle/item/897-il-coraggio-dellautoproduzione-marco-valenti-racconta-i-motivi-di-una-scelta.html
Buona lettura a chi ne ha voglia.
Pubblicare un libro significa provare a soddisfare il desiderio che quel che scrivi venga letto da più persone possibile. Le forme di ingresso al mercato sono molte ed hanno risultati disparati.
Magari un africano che piazza le sue favole di fronte a Feltrinelli in un anno vende più di un italiano che si è rivolto a un editore a pagamento.
Chissà…

23 marzo 2011

Edizione limitata

Della canzone ho già parlato; del libro e dello spettacolo anche.

Spendo solo un personale grazie agli amici che qualche anno fa realizzarono questa bellissima versione.

Loro sanno senza che li citi e ho nel cuore ognuno di loro e quel tempo.

Invito all’ascolto, alla visione, a un parere.

22 dicembre 2010

Not official video

Roberto ha montato un video carinissimo della presentazione spettacolo di Cometa e bugie dell'11 dicembre con la compagnia "Signori, chi è di scena!".
Eccolo.
Grazie a Roberto e a tutti.


29 novembre 2010

te lo ho detto, di recente, che ti amo?

Improvvisamente soli dopo il bacio numero cento e passa, si sorrisero. Senza scintillio si sorrisero. Senza scintillio fecero l’amore quella notte nella stanza di un grande albergo vicino all’aeroporto da dove, il giorno dopo, cinque novembre millenovecentonovantasette, partirono Air France per Parigi.
Un po’ preoccupati.
Un po’ perplessi.


Era ora di sposarsi ed erano sposati; erano sposati ma era allora l’ora?
E quando se no?
Quando mai?


Frutti di cometa in viaggio di nozze.


Da cometa e bugie. Marco Valenti.




Grazie Delia, per il video meraviglioso.


Have I told you lately that I love you
Have I told you there's no one else above you
Fill my heart with gladness
take away all my sadness
ease my troubles that's what you do

For the morning sun in all it's glory
greets the day with hope and comfort too
You fill my life with laughter
and somehow you make it better
ease my troubles that's what you do
There's a love that's divine
and it's yours and it's mine like the sun
And at the end of the day
we should give thanks and pray
to the one, to the one

Have I told you lately that I love you
Have I told you there's no one else above you
Fill my heart with gladness
take away all my sadness
ease my troubles that's what you do

There's a love that's divine
and it's yours and it's mine like the sun
And at the end of the day
we should give thanks and pray
to the one, to the one

And have I told you lately that I love you
Have I told you there's no one else above you
You fill my heart with gladness
take away my sadness
ease my troubles that's what you do
Take away all my sadness
fill my life with gladness
ease my troubles that's what you do
Take away all my sadness
fill my life with gladness
ease my troubles that's what you do

26 novembre 2010

link a destra

Non è un post vero e proprio ma un avviso.
Con l'avvicinarsi dell'appuntamento dell'11 dicembre a Teatro, ci sono state nuove recensioni del libro e alcune interviste.
Segnalo che qui sul blog le trovate scorrendo la parte destra: ringrazio chi me le ha fatte e invito chi non lo avesse ancora fatto (e ne avesse voglia) a leggerle.
Troverebbe, comunque, bei posti dove girare.
emmevù

10 novembre 2010

ridere

Quando stavo scrivendo “Cometa e bugie” portavo avanti l’intenzione che nel libro ci fossero parecchi riferimenti musicali. Immaginavo una sorta di colonna sonora del libro e, qui e là, ho disseminato brani e citazioni. Per uno dei tre finali, cercando un brano italiano, contemporaneo al periodo in cui avevo collocato i fatti, ho tirato fuori questa canzone del Dirotta su Cuba, versione acustica, del 1996.
Anche ora, quando l’ascolto, mi predispone al buon umore e all’ottimismo: ce ne è bisogno.
Nel video che ho fatto ho messo alcune belle immagini di Roma. Alcune le ho scattate io: altre Monette e Delia che ringrazio.


http://www.youtube.com/watch?v=8mzPmtOfI-Q




Non me la prendo più se il mondo e a testa in giù
nemmeno il cielo mi ascolta ormai
lavori in casa e poi non resta neanche il tempo per vivere
sempre di corsa noi non ci fermiamo mai
neanche un minuto a pensare
io scendo qui
andate avanti voi perche mi vien da riderci su oh

ridere per non prendermi troppo
seriamente sai che non merita mai
io voglio ridere fino quasi a morirmi
aiuta a vivere lontano dai guai

non me la prendo piu' se il sole cade giu' e quel che ho in tasca non basta mai
a volte e facile scordare la fortuna di esistere
e se ho problemi io li affronto a modo mio sbagliando sulla mia pelle
anche perche'
stressarsi e inutile la soluzione viene da se oh

ridere per non prendermi troppo seriamente sai che non merita mai io voglio ridere fino quasi a morirmi aiuta a vivere lontano dai guai
ridere per cambiare colore ai giorni inutili che non passano mai aiuta a vivere perche in fondo non e cosi' difficile ridere
non ti resta che piangere se non ridi piu se non ridi piu'
lavorare va bene si ma se non mi va oggi resto qui a dormire
senza soldi ma libera faccio l'autostop direzione in capo al mondo ridi e lasciati vivere come me

ridere per non prendermi troppo
seriamente sai che non merita mai
io voglio ridere fino quasi a morirmi
aiuta a vivere lontano dai guai
ridere
per cambiare colore ai giorni inutili
che non passano mai aiuta a vivere
perche in fondo non è
cosi difficile ridere

http://www.dirottasucuba.com/

18 ottobre 2010

il mare la mer

C’è sempre molta musica nella mia vita, nei miei giorni, nelle cose che scrivo. Tra le canzoni che più amo, che mi piacerebbe cantare e che canticchio il rifacimento italiano di una delle canzoni più belle di tutti i tempi, “La mer” di Charles Trenet.

In “Cometa e bugie” sottolinea e fa da colonna sonora ad uno dei finali.

Sergio Cammariere, bravissimo, col testo riadattato dal poeta Pasquale Panella, la ha rifatta più moderna, molto jazz, e le ha tolto quell’urletto finale che purtroppo rende datata la originale perla francese.


Di seguito filmati e testi.

emmevù


Il mare
Ci fa galleggiare lungo le rive chiare
Con i suoi movimenti incoraggia l’Amore
Dai sentimenti incostanti
Quando piove

Il mare Baraonda d’estate Di onde bianche e spruzzate E tu com’eri salata col cuore Celeste di azzurri infiniti

I pianti Le anse stagnanti Le grandi piante bagnate
Risate “T’ho amato tanto” Le case arrugginite

E’ il mare Che le ha cullate lungo le rive chiare E’ una canzone d’amore Il mare Che culla il mio cuore Nella vita


Tu ridi All’ombra eccitante Di grandi piante bagnate

I pianti Quanto t’ho amata In case arrugginite

E’ il mare Che le ha cullate lungo le rive chiare E’ una canzone d’amore Il mare

Che culla il mio cuore Nella vita.

La mer
Qu'on voit danser le long des golfes clairs
A des reflets d'argent
La mer
Des reflets changeants
Sous la pluie

La mer Au ciel d'ete confound Ses blancs moutons Avec les anges si purs La mer bergere d'azur Infinie

Voyez Pres des etangs Ces grands roseaux mouilles
Voyez Ces oiseaux blancs Et ces maisons rouillees

La mer Les a berces Le long des golfes clairs Et d'une chanson d'amour La mer A berce mon coeur pour la vie

24 settembre 2010

Arrivarono al tavolo


Arrivarono al tavolo e si sedettero, uno di fronte all’altra, seduti si guardarono, con il piacere di guardarla lui, con l’ansia che montava lei. A lungo si guardarono, come certi momenti possono essere lunghi, e iniziarono i loro occhi a parlarsi, come a precipitarsi prima delle parole e insieme alla mente nell’interno dei fatti, nel nocciolo, là dove si giocano le partite più dure, dove si decide il bene e il male, dove nascono i desideri e i sì e i no. Lui arrivò al disagio e cercò una sospensione.
“ Hai visto la cometa? Stasera è luminosa che pare un faro “
“ Guido, non sembra si possa fare altro! “
Giornali, giornali-radio, radio e televisione, riviste astrologiche e astronomiche, riviste e basta, nessuno si era perso l’occasione di spiegare, analizzare, raccontare, interpretare, suggerire come meglio vivere questo grande appuntamento di fine millennio. Sì, l’aveva vista, certo che l’aveva vista, come altrimenti? Intanto l’aveva vista un attimo prima di entrare nel ristorante l’aveva, e ora le sembrava di averla fissa nell’animo degli occhi e fissò il vuoto come a vederla ancora e ancora.
“ Giornataccia? “
Quella di Guido non era una domanda, era una speranza.


Da “Cometa e bugie” di Marco Valenti

http://www.lafeltrinelli.it/products/2120004496499/cometa_e_bugie/Marco_Valenti.html?prkw=cometa%20e%20bugie&srch=0&Cerca.x=27&Cerca.y=15&cat1=1&prm=

2 agosto 2010

Pietro


Pietro

La rubrica telefonica non si rivelava affatto più prodiga di idee per la serata neanche a una seconda lettura maggiormente accondiscendente della prima e malgrado fossero già le cinque di un freddo pomeriggio d’autunno la serata rimaneva un interrogativo fastidioso.

Pietro si alzò dal divano dove stava meticolosamente valutando combinazioni telefoniche femminili da sabato sera, agganci sempre meno proponibili a basso costo e ad alto rendimento, e andò a cambiare il compact disc.

Calling you - I’m calling you, can you hear me ? - iniziò a lamentare Jevetta Steele dalla colonna sonora del film Bagdad café e io a chi cazzo telefono si domandava e intanto guardava, in piedi davanti la vetrata, il panorama di tetti e terrazzi dal suo superattico; guardava senza osservare tetti e terrazze cittadine come un pesce rosso vede il mondo dalla sua vaschetta, mentre un crescente disappunto montava dentro un trentanovenne di due metri e zero tre, occhi grigi e capelli neri, ricci neri che neanche il gel, full optional, autentico pianificatore della propria esistenza che da un po’ di tempo in qua non riusciva con la stessa efficacia a soddisfare i propri bisogni. Pensava, solo a tratti intendiamoci, che la sua condizione di separato minasse in un certo modo le semplici regole sociali e sessuali che governavano la sua esistenza e la sua felicità, e s’iniziava a formare un grumo denso nella sua coscienza di nuovo scapolo. Perciò non ridiede la colpa a Paola ma alla leggerezza, alla lievità con la quale si era innamorato, sposato, rotto i coglioni, separato. Ripensò al suo primo incontro con la donna che aveva attraversato come un uragano un anno della sua esistenza tornando a quel marzo tiepido del millenovecentonovantasette in cui, si ripeté, aveva fatto la più grossa stupidaggine della sua vita.

Una cometa attraversava il cielo nel marzo millenovecentonovantasette.

Da “Cometa e bugie” di Marco Valenti

http://www.lafeltrinelli.it/products/2120004496499/cometa_e_bugie/Marco_Valenti.html?aut=927044&cat1=1


Ora mi prendo un po' di riposo, di vacanza: auguro a ciascuno di voi felici letture e buone vacanze.

Emmevù