marco valenti scrive

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9 aprile 2020

Mons. Ricci, la Pasqua, gli auguri






Mons. Ricci, la Pasqua, gli auguri

Ultimi anni ’60.
Composti nei nostri grembiuli neri, con il fiocco bianco ben fatto, noi bambini eravamo raccolti nella chiesa interna alla nostra scuola, cattolica e parificata, per l’ultimo incontro quaresimale prima delle vacanze pasquali.


La settimana santa era arrivata al mercoledì e da lì a poche ore saremmo usciti in vacanza per una settimana intera.
Avevamo seguito diversi incontri dedicati alla quaresima e alla Pasqua, quasi sempre incentrati sulla Passione di Gesù Salvatore in terra per nostri peccati; le immagini che restavano impresse in me, alunno elementare, erano tutte volte alla penitenza, allo stare lontano dal peccato, al seguire la frugalità quaresimale e al dolore per le pene infinite di Gesù.

Ospite, oratore finale per la nostra preparazione, un prete che aveva seguito la nostra ora scarsa di letture, sermoni e preghiere, vestito da prete ma diverso dall’abito dei Fratelli di Nostra Signora della Misericordia della scuola. Era Monsignor Ricci: sarebbe diventato Vescovo diversi anni dopo.
Lo ascoltammo rapiti dalla sua voce calma ma appassionata e dal suo viso luminoso e sorridente.
Le sue poche parole sulla Pasqua, la più importante festa dei Cristiani, cambiarono l’impostazione del mio pensiero in merito al giorno che tanto aspettavamo. Tutto divenne meno cupo.
Dopo la Passione la Pasqua è Resurrezione.

La Pasqua è la gioia infinita della Resurrezione, la vittoria sul male e sulla morte; è ridere, è rinascere migliori, risveglio e festa dopo aver patito. Dolci dopo il digiuno, festa, comunione, comunità.

Non importa se siamo cattolici, di altre fedi, ex-credenti, atei: tutti quest’anno stiamo passando giorni di privazione, di quaresima, con la tristezza della distanza e delle mascherine sui nostri sorrisi, con diversi livelli di angoscia – più o meno apocalittica – sulle nostre vite, sulla nostra salute e sul nostro futuro. Perciò mi piace avervi raccontato quel vecchio episodio e più che mai quest’anno augurare a tutti

Buona Pasqua di rinascita e di felicità!

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