marco valenti scrive

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6 ottobre 2014

Polpette di melanzane, terra siciliana e affetto



POLPETTE DI MELANZANE a SAN VITO LO CAPO



Scrivo questa ricetta dopo aver passato dei giorni in Sicilia e aver avuto l’occasione di assistere a un trionfo di polpette di melanzana con incluse ampie discettazioni sulle differenze tra vari tipi di preparazione. 
Gustando ogni variazione. Tanto sono stato bene che,
forse per pudicizia, prima di decidermi a questo post sono passati più di due mesi: meno male che le foto digitali non ingialliscono.
La prima cosa da fare è lessare le melanzane oppure cuocerle al forno.
Già qui ci si divide.

Se le lessi lo devi fare il giorno prima perché possano scolare per un bel po’, altrimenti la polpetta risulterà acquosa; se le cuoci al forno devi farle a fette (anche grosse) e resteranno più asciutte ma in ogni caso le devi scolare.



Nel caso della melanzana bollita il rischio è che perdano un po’ di sapore; in quello della melanzana al forno che prendano un po’ di abbrustolito e che questo retrogusto permanga anche a preparazione ultimata.
Una volta cotte e scolate si mettono comunque in una terrina e si sfrangono con le mani.





Tritate abbondantissimo prezzemolo, menta e basilico. 
Non abbiate timore di esagerare e dosate le erbe secondo il vostro gusto e le potenzialità delle erbe che vi siete procurati.
Impastate le melanzane con le erbe, le uova (un uovo ogni tre melanzane), la mollica di pane, uva passa e pinoli.



In Sicilia ho capito che dove ci sono i pinoli c’è anche l’uva passa (nelle diverse meravigliose specie che si possono trovare). Se fai una ricetta siciliana cono solo i pinoli, per dire, o ti sei scordato l’uva passa o non è una ricetta siciliana.

Fatto l’impasto se ne ricavano polpette che vengono passate nel pangrattato e fritte in abbondante olio.
Consigliato un buon olio di arachidi e un chiaro buon governo della frittura in termini di giusta temperatura e olio non troppo sfruttato.



Altro modo è passare le polpette in farina, uovo e pangrattato: in questo caso la panatura viene ovviamente più spessa.

Mangiando e chiacchierando e bevendo guardando il mare si può parlare tantissimo se siano meglio lesse o al forno e se siano meglio panate o passate solo nel pangrattato.



Da abbinare un bianco secco di buona gradazione. Volendo rimanere in terra siciliana un Grecanico o un Grillo.


(Tempo addietro, per chi fosse interessato avevo già parlato di polpette, ma di bollito; ad ogni modo un po' di ricette sul blog le trovate.).

La bontà degli ingredienti e l’affetto di chi prepara e mangia sono le differenze più importanti.
Le foto possono aiutarvi più delle parole se volete cimentarvi ma di non scordare il volersi bene non c’è che raccomandarvelo.
E io mi raccomando.

Buone polpette a tutti.


4 commenti:

Costretto al test di verifica dal proliferare di spam. Mi spiace. Spero molto in tanti commenti e spero che, a prescindere dal fatto che non vengano moderati da me, siano di buon gusto e vengano firmati. Buona lettura e buon commento a tutti.