Ci sono canzoni che assumono significati personali, privati. Ci sono pezzi di molti anni fa che tornano alla mente. Ci sono brani da poter scoprire o riscoprire e date nelle quali vale la pena tirarle fuori.
Era sul volo Air France da Buenos Aires.
Non mi scorderò mai il momento nel quale lo venni a sapere.
Seduto a tavola, fuori casa, fuori città; un ristorante che guardava il mare, amici; notizie, telefonata, lei? sicuri? c'era? è certo che non ci siano superstiti? Telefonata ad una amica giornalista che non era venuta a cena per seguire gli sviluppi della notizia. Conferme. Una sigaretta fuori dal ristorante. Rabbia e dolore.
Questa canzone la ha scelta e la ha cantata con noi nel concerto di Roma. Quello della locandina.
Oggi sarebbe stato – è – il suo compleanno.
Auguri, Claudia.
Marco
“Vorrei comprare una strada” New Trolls.
vorrei comprare una strada nel centro di nuova york
la vorrei lunga e affollata di gente di ogni eta'
e tanta luce nei buffi tubi di vetro colorato
una fontana con mille bambini che giocano
un gatto grigio che scalda assonnato il suo angolo
e voli alti contro i colori dell'arcobaleno
e al tramonto vorrei sedermi all'ombra di un grattacelo
fino a che io sentiro' una voce che mi dira'
scusami william mi spiace
per te ma e' la fine.
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