Time out Roma
Non seppe spiegarne la provenienza: era una guida in
inglese, per turisti.
Lui era già confuso e non insistemmo.
Piero Valenti, mio padre, quello che in questo blog compare
sotto la tag “il disegno di piero” e “al come Alzheimer”.
Ce lo spiegò una signora che lavorava come custode del Museo
quando andammo insieme a Piero.
Era successo che un turista aveva riconosciuto Piero che
stava seduto nel Museo, come spesso succedeva, a fare i suoi meravigliosi
disegni e si era accorto che era la stessa persona ritratta a pagina
cinquantasei della guida che accompagnava il turista per la città.
Perciò il turista, tramite l’inserviente, gliene aveva fatto
dono.
La storia è tenerissima, mio padre è stato anche uno
straordinario artista, i Musei Capitolini sono un tesoro imperdibile per chi
vede Roma.
La guida mi è ricapitata tra le mani qualche giorno fa e ho
voluto raccontarvi il fatto.
Tavole sue di cui parlarvi ce ne sono ancora tantissime.
Magari continuerò a mostrarvele.
La statua, per la cronaca, è una scultura del primo secolo dopo Cristo, detta Venere Esquilina: a volte prendevo in giro papà e gli dicevo che era la sua fidanzata...
Sorridere serve.
Sempre.
tuo padre mi è familiare, sicuramente ricordi da ragazza..che bella faccia e che storia suggestiva
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