Avviso: questa non è una
ricetta.
Si tratta di una serie di
combinazioni, ragionate e fortuite contemporaneamente.
Una pioggia fastidiosa e
fuori stagione sta ammaccando le erbe del mio giardino.
Decido di fare di tutt’erba
un fascio.
Frullo con un filo d’olio e una manciata di capperi buoni.
Menta, salvia, timo,
prezzemolo e basilico. Capperi sotto sale di quelli buoni.
In una padella capace metto
quattro filetti d’acciuga a sfarinarsi.
Aggiungo il composto
frullato e olive nere denocciolate.
Dopo un po’ due cucchiai di formaggio
cremoso preso da una vaschetta.
Ci gratto sopra, a filetti,
la buccia di un limone buono, dalla buccia spessa che pare di Amalfi. Grosso e
bitorzoluto che sembra un cedro.
Spaghetti quadrati a
mantecare qualche istante e il gioco è fatto.
Gli ingredienti sono di
prima scelta (a parte il formaggio in vaschetta: comune) e se ne sente il
contributo di ciascuno e l’insieme.
Il limone, sopra a tutti, è da antologia.
Non chiedetemi quanto di
ogni cosa: provate.
V'avevo avvisato che non era una ricetta.
E' un'idea venuta molto bene.
Ci ho bevuto sopra una birra
Tennent.
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