Amico,
nemico, amante
Autore: Alice Munro (traduttore: Susanna Basso)
Titolo: Nemico, amico, amante...
Casa
editrice: Einaudi
Anno: 2003
ISBN: 9788806174682
Pagine: 315
Formato: cartaceo; eBook
Mi rendo
conto di non parlare di un autore nuovo o sconosciuto. Alice Munro (1931) è la scrittrice canadese vincitrice del premio Nobel per la Letteratura
nel 2013, assegnatole il 10 ottobre. Già vincitrice per tre volte del Governor
General's Award, il più importante premio letterario canadese. Ma ho
voglia di parlare di questo libro.
Chi volesse approfondire vita e opere della
Munro (si pronuncia manróu⟩ potrebbe partire dall’Enciclopedia Treccani: http://www.treccani.it/enciclopedia/alice-munro/
Partiamo dal sito della Casa Editrice.
Nove racconti perfetti: la musica del quotidiano, il gioco
smorzato dei sentimenti e delle allusioni. Da Flannery O'Connor a Henry James,
da Chechov a Tolstoj, non c'è un autore di racconti al quale Alice Munro non
sia stata paragonata. Ma la sua capacità di dipanare in un lampo l'irriducibile
complessità della natura umana è incomparabile. Questi racconti possiedono la
straordinaria capacità di trascinare il lettore nei meandri di una memoria che
non è la sua per risvegliare emozioni che sono di tutti. La scrittura della
Munro è aperta, lussureggiante, fitta di accadimenti e particolari necessari.
Il paesaggio canadese, la natura selvaggia del Nord Ovest partecipano alle
emozioni dei personaggi, integrano la loro storia, determinano le loro
decisioni.
Ecco
l’elenco dei racconti.
- Nemico, amico, amante... ("Hateship,
Friendship, Courtship, Loveship, Marriage")
- Il
ponte galleggiante ("Floating Bridge")
- Mobili
di famiglia ("Family Furnishings")
- Conforto
("Comfort")
- Ortiche
("Nettles")
- "Post
and Beam"
- Quello
che si ricorda ("What Is Remembered")
- "Queenie"
- "The Bear Came over the Mountain"
La più bella frase su questo libro la
ha scritta Pietro Citati: «Fra pochi anni, chiunque vorrà parlare di un
bellissimo racconto, o di una sottile accortezza narrativa, o di una visione
del mondo tanto ricca quanto inafferrabile, dirà: "Mi ricorda un libro di Alice
Munro. Lo leggerò subito"».
Qualcosa che ho pensato io.
Nove storie meravigliose che sono felice di aver
centellinato, assaporandone tutta la straordinaria maestria di una autrice che
sa perfettamente cosa descrivere, cosa dettagliare e cosa lasciare alla
sensibilità di noi lettori. Ognuno di questi racconti parla di vite non
straordinarie e di situazioni che potremmo definire comuni, un rapporto fra sorelle, le diverse fasi
della vita matrimoniale, i tradimenti, un momento nel passaggio all'età adulta, una malattia che degenera, un
tradimento.
Cosa raccontare e cosa lasciare che si sviluppo nella testa di chi legge non è mai casuale; tutto è regia, penna straordinaria, sapienza narrativa da premio Nobel. Ogni pennellata è uno scalpello nell’anima del lettore.
Se qualche lettore ha perso
qualcosa vuol dire che ha letto troppo velocemente o distrattamente: mi era
capitato con il primo racconto, che da il titolo alla raccolta, e lo ho
riletto. Rileggendolo mi sono reso conto che non c'era nessun buco narrativo,
come avevo pensato alla prima lettura. Un altro motivo per il quale vantarmi di
essere un lettore lento: se non sto leggendo letteratura di genere (per esempio
un bel poliziesco) ho voglia di riflettere su molte delle frasi o delle pagine
che sto leggendo.
Ho bisogno di elaborare, di
tornare indietro, di sottolineare con la matita; in qualche caso mi servono
pause per lasciare decantare quel che ho letto prima di proseguire la lettura.
Durante la lettura di questa raccolta ho letto altri libri, alcuni belli,
intervallando la Munro con altri. Scelta giusta.
Quel che intendo dire è che ci sono libri che non
si possono tracannare ma vanno sorseggiati per assaporarne più aspetti
possibile e al meglio e questo è veramente un libro di quel tipo.
Piccola divagazione.
Se qualcuno riesce a cogliere tutto il bello di un
paesaggio correndo ad altissima velocità con una macchina da corsa chiarisco
che ha tutta la mia stima e considerazione. Semplicemente io non ho questa
capacità. Confesso che per un bel po’ la frase “ho letto il tuo libro tutto d’un
fiato”, quando mi è stata rivolta, mi ha lasciato in testa una serie di domande
su quanto dei miei intenti fosse arrivato a destinazione. Poi, come ho detto
sempre, un libro è di chi lo legge. È anche vero che se sono bravo quel che
voglio che arrivi deve avere gambe forti e saper arrivare. Mi fanno sorridere,
comunque, e non mi persuadono quegli articoli che consigliano i lettori su come
fare a tenere una media altissima di libri letti per anno e non sono
interessato a gareggiare al gioco “chi legge di più ha vinto”. Mi fanno
sorridere anche quelli che copiano i commenti dei libri e li postano nel web
facendo finta che siano loro elaborazioni originali.
Fine
della piccola divagazione: torniamo a “Amico nemico, amante”.
Applausi
convintissimi a questo libro di Alice Munro.
Personalmente
trovo che "The bear came over the mountains", da solo, valga più di
altre storie più lunghe di un gran numero di autori che vanno per la maggiore. Come negli altri casi in cui ho parlato di un libro è un libro sul quale mi piacerebbe parlare con altre persone che lo abbiano già letto e confrontarmi con loro. Libro imperdibile.
Una
citazione, per chi lo ha già letto e amato.
– Sono contenta di
vederti, –
disse,
tirandogli i lobi delle orecchie.
disse,
tirandogli i lobi delle orecchie.
– Per quanto ne sapevo potevi essere
semplicemente sparito,
–
disse. –
Potevi essere montato in macchina
senza un pensiero al mondo
e avermi lasciata qui
.
Abbandonata.
semplicemente sparito,
–
disse. –
Potevi essere montato in macchina
senza un pensiero al mondo
e avermi lasciata qui
.
Abbandonata.
Lui appoggio la faccia
ai capelli bianchi di lei,
alla cute rosa,
alla dolce curva del cranio.
–
Mai e poi mai, – disse.
ai capelli bianchi di lei,
alla cute rosa,
alla dolce curva del cranio.
–
Mai e poi mai, – disse.
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