Vorrei fosse ben chiaro che, in linea di principio, non
ho nulla contro la musica e il canto, nulla contro la televisione e niente mi
rende avverso al progresso e al mutamento dei tempi, degli usi e dei costumi.
Le cose, però, capitano...
In più, a premessa ulteriore, non stento a credere che a
diverse persone sia capitato di ascoltare qualcuno che si eserciti con uno
strumento musicale, che abbiamo pazientato
ai primi timidi rudimenti incerti, che abbiano in qualche caso ritenuto
che il violino o – che so – la tromba non fossero lo strumento perfetto per
quel tal vicino e che magari il triangolo sarebbe stato meno ostico.
Intanto le cose capitano...
Più in là con il passare del tempo ci si può sempre
abituare, magari finire per apprezzare certi miglioramenti e finire con
l’intavolare qualche timida amichevole conversazione da quartierino o da
ascensore con il musico. Cose del tipo “Ho notato che ha raggiunto una maggiore
fluidità di tocco con il piano” oppure “Percepisco che la sua passione per la chitarra
classica la impegna molto”.
I tempi sono cambiati. È arrivata l’epoca del karaoke e
quella degli show televisivi che cercano talenti anche nella musica e nel
canto. Non sempre la sorte ci da un vicino virtuoso del pianoforte.
Da qualche mese una voce femminile si può ascoltare
distintamente dal giardino della casa che abito.
(Perché le cose capitano).
Altro condominio rispetto al mio ma fronteggiante il giardino.
Credo di aver individuato le finestre della casa che
abita.
Credo ragionevolmente che metta le cuffie e inizi a
provare a cantare.
Vi assicuro che prova e vi assicuro che non riesce.
Le difettano grazia e intonazione.
Purtroppo non il volume e neppure la pervicacia e l’insistenza.
Il numero di ore che dedica a questa sua mal riposta passione è tale che, soprattutto di sera, a controcanto si levano voci altrettanto stonate che – in prosa – le suggeriscono poco bonariamente
di smetterla,
di vergognarsi,
di tacere
e la appellano con aggettivi
non ripetibili.
Vi assicuro che prova e vi assicuro che non riesce.
Le difettano grazia e intonazione.
Purtroppo non il volume e neppure la pervicacia e l’insistenza.
Il numero di ore che dedica a questa sua mal riposta passione è tale che, soprattutto di sera, a controcanto si levano voci altrettanto stonate che – in prosa – le suggeriscono poco bonariamente
di smetterla,
di vergognarsi,
di tacere
e la appellano con aggettivi
non ripetibili.
Dal canto mio (ironia nel termine?)
non so come regolarmi e una ottima educazione
finora
mi ha lasciato silenzioso ascoltatore.
Spero stia preparando la sua partecipazione a qualche trasmissione televisiva
dove non credo sarà possibile vederla
e auspico la sua audizione sia prossima.
non so come regolarmi e una ottima educazione
finora
mi ha lasciato silenzioso ascoltatore.
Spero stia preparando la sua partecipazione a qualche trasmissione televisiva
dove non credo sarà possibile vederla
e auspico la sua audizione sia prossima.
Se
così non fosse,
o se fosse solo la scelta determinata su come passare il suo tempo
mi dovrei preoccupare anche di più.
o se fosse solo la scelta determinata su come passare il suo tempo
mi dovrei preoccupare anche di più.
Tra lei e i comuni vicini,
meno pazienti ed educati di
me,
faccio il tifo per i secondi.
Musica, maestro
e un altro giro con il carrello dei liquori!
Fatemi gli auguri: la cosa è seria.
e un altro giro con il carrello dei liquori!
Fatemi gli auguri: la cosa è seria.
p.s.: nella foto Ella Fitzgerald (niente a che vedere, purtroppo)
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