marco valenti scrive

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15 novembre 2020

Torta di pane e mele

 



Una ricetta, come la dava la nonna

In altro post quando il nostro limone (ahinoi andato) ci regalava preziosi enormi frutti ricchi di profumo e spessore, 

avevo scritto la ricetta della torta dipane con vino e ciliegie.

Il pane avanza, abbastanza spesso, vuoi per errori di valutazione, vuoi per cambio di programma.

Il pane non si butta.

Più frequentemente lo lascio seccare per farne una buona grana per le mie “ricette con la mollica”.

Oggi invece ho rispolverato una ricetta di riuso di casa.

Perché una ricetta, come la dava la nonna, perché non ho dosi da indicare, il q.b. detta il risultato.

A volte il cibo va osservato, bisogna guardare come reagisce. 

Metto a bagno il pane. 

Quanto latte serve? 

Quanto basta ad ammorbidirlo e renderlo lavorabile con la forchetta o le mani…ma  l’impasto non deve essere troppo liquido.

Aggiungo cannella, tanta, a piacere, a gusto.

Mescolo fino a fare impasto.

Intanto ho preso delle mele rimaste lì un po’, in questo caso tre, le ho sbucciate, affettate, irrorate con qualche goccia di limone per non farle scurire, e condite con due o tre cucchiai di zucchero.

All’impasto aggiungo uvette (q.b, sempre a gusto, nel mio gusto tante) e aggiusto, assaggiando, lo zucchero.

Metto la metà delle mele nell’impasto.

Una volta reso più omogeneo possibile, lo metto in una teglia da forno con il bordo abbastanza alto.

Scegliete la forma che contenga l’impasto ma lasci uno spessore di almeno 4 cm.

Ho aggiunto all’impasto anche un goccio di latte in cui ho sciolto mezza busta di lievito.

Dispongo in superficie le mele, spingendole leggermente nell’impasto perché abbiamo l’umidità sufficiente a cuocersi, spolverizzo ancora con cannella e zucchero, inforno.

180° circa un’ora di cottura.

Lo stecco deve uscire umido, ma non asciutto.

Il tempo di cottura è in relazione a tutti i quanto basta.

Aspetto i vostri risultati.


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