le cose ci sono, sono lì a rispondere ai nostri sguardi più o meno sicuri, alle domande che non facciamo e nemmeno sappiamo, a salvarci e a condannarci: sempre e pur tuttavia solo cose. Sarebbero chiare se noi non fossimo così confusi. Non sono le cose a comandare ma l'atteggiamento che abbiamo noi di fronte ad esse. Come ci poniamo, come scegliamo se parlare o meno e cosa dire e cosa tenere per noi e non condividere. Cosa lasciare andare.
marco valenti scrive
10 settembre 2012
Le curve e la mia vecchia autoscuola
n f curva
1 linea che segue una traiettoria inclinata, non retta
2 svolta stradale
rallentare in curva
3 rappresentazione grafica delle variazioni di un fenomeno
curva glicemica
4 (Note: solo pl.)formosità femminili
le curve di una donna
Compiendo una curva in auto, un paio di giorni fa, mi è tornato in mente quando da ragazzo ho frequentato un ciclo di lezioni teoriche in una agenzia di “scuola guida” per prepararmi a sostenere l’esame per la patente.
Il gruppo di studenti era numeroso ed eterogeneo e un anziano insegnante prendeva in esame i vari aspetti che sarebbero stati oggetto di domanda. Ne uscivano fuori domande abbastanza surreali.
Rammento quando l’insegnante definì la doppia linea continua di mezzeria qual limite invalicabile.
• “Neanche se sto sorpassando?”
• “Neanche”.
• “Magari con lo specchietto retrovisore laterale?”
• “No”.
• “Ma se guido un motorino e non viene nessuno nell’altro verso e il mio manubrio oltrepassa le righe ma la ruota resta al di qua?”
• “Fate finta sia un muro di mattoni!”.
Mi sono ricordato delle lezioni di scuola guida compiendo una curva per la definizione che l’insegnante ci diede di curva stradale.
Oggi il codice della strada recita:
Curva: raccordo longitudinale fra due tratti di strada rettilinei, aventi assi intersecantisi, tali da determinare condizioni di limitata visibilità.
All’epoca lui la definì così:
tratto di strada non rettilineo in cui lo spazio di visibilità è inferiore allo spazio di frenata.
Da tale straordinaria definizione deriva un corollario logico ancora più eccezionale e ve lo porgo.
Se procedi lentamente (e la visibilità è superiore allo spazio necessario per frenare) le curve stradali non esistono!
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Grande!!!!! :))
RispondiEliminaho pensato di essere rincretinita perchè facevo difficoltà a capire le definizioni...giuro...ma io sono una non guidatrice patentata molto fiera di esserlo e le curve a piedi in realtà sono occasioni di sopresa, cambi di luce e di traiettoria...
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