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Tra una decina di anni, ahimè scarsi, sarò un funzionario ministeriale (bravino) che avrà fatto il proprio dovere. Avrò fatto ciò che, per diritto o per storto, non avrei potuto evitare di fare. Senso dello Stato. Questi sarò io e sarò a dire ho sessanta anni, Qualcuno - ma non poi molti - più di me sarà stato considerato, a ragione, il principe. Auguri, Francesco.
Per quello che dici per me e per quelli come me.
Al di qua della possibilità di dire. Ce ne sarebbe. Non è a noi. Tu. Puoi. Ci resta solo ringraziare, con quel filo di fiato timido. Intanto tu puoi ergerti a gigante in un mondo di nani.
Lunga da dipanare a volerla dipanare per benino. Già.
Rimaniamo qui a riscattare quanto ci sarà data la possibilità di fare. con cordiale e continuo impegno. Il sorriso sulle labbra e il coltello schiumante tra i denti.
Sei Francesco De Gregori e compi sessanta anni.
Io uno che ti ha sempre ascoltato e che ti fa gli auguri. Di cuore. Grazie.
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