marco valenti scrive

marco valenti scrive

16 novembre 2015

Pensierini (banali) sull'Europa




Pensieri apparentemente banali e slegati, fatti da me medesimo, Uno che vorrebbe una Europa semplice, dei diritti e dei cittadini, con regole uguali e una unica voce.
Pensierini: domandine.


Perché l’aspirina in Francia 
costa un terzo che in Italia 
e nessuno dice nulla?


Perché un premier europeo, inglese, venti anni dopo può dirci 
“ci siamo sbagliati: non c’erano armi di distruzione di massa. Siamo responsabili di aver creato l’IS” 
ma intanto, all’epoca dei fatti, 
si mosse autonomamente 
rispetto agli altri Paesi europei?


Perché ci sono Paesi che si scaldano bruciando i mobili di casa 
e altri che bruciano titoli di borsa?


Perché le tasse, i servizi sociali, il welfare sono diversi
 a Caltanissetta rispetto a Liverpool?


Perché non chiediamo di escludere dal
 “patto di stabilità” 
l’equivalente di quello che diamo al bilancio dell’Unione europea 
purché destinato allo sviluppo?


Perché l’energia in Francia deve costare 
il 35% in meno che in Italia 
e questo costituire un beneficio per i francesi 
se siamo tutti europei?


Perché la composizione delle tasse è differente nei Paesi che fanno parte dell’Unione europea 
e hanno la stessa moneta?


Perché abbiamo limitazioni nella produzione agricola (e nelle quote latte) 
ma abbiamo indicazioni stringenti 
su come farci il formaggio?



Perché abbiamo diversi diritti a proposito dei migranti, dello “ius soli”, e qualcuno alza muri 
se siamo tutti europei?


Perché una coppia ha diversi diritti e doveri nelle diverse regioni della stessa Europa 
in funzione del genere?



Perché se una legge funziona in Emilia-Romagna (o in qualsiasi altra regione europea) non la scriviamo uguale in Sicilia?


Perché non possiamo avere tutti gli stessi diritti se siamo tutti europei?



(Si prega di continuare se siamo tutti europei: grazie)