marco valenti scrive

marco valenti scrive

2 maggio 2015

Slow Reading Manifesto



C’è una nuova iniziativa nel campo della lettura: ho aderito con grande convinzione e credo sia estremamente utile segnalarla.

Si tratta dello SlowReading e si propone di salvaguardare la qualità della lettura, l’attitudine (che si sta perdendo in questo mondo velocissimo) a leggere in modo attento, consapevole, il saper assaporare una narrazione senza trangugiarla.
Antonio Tombolini, Editore digital oriented, ha ideato e lanciato lo Slow Reading e il suo manifesto.



Una profonda trasformazione tecnologica nei rapporti tra gli individui ci sta facendo scordare ogni piacere del tempo lento. Siamo passati in pochi anni dalle lettere scritte a mano alle email e da queste alla messaggistica da smartphone e da web social forum. La cosiddetta “doppia spunta” ci dice che un messaggio su whatsup è stato letto. Una generazione maggiorenne viene oggi definita come quella dei “nativi digitali”. Ci si informa (e ci si forma un’anima) in maniera sempre più veloce e in qualche caso superficiale. 
Utilità quali il web, i social forum, i tablet, gli smartphone da un lato ci rendono veloci, apparentemente smart, ma dall’altro ci spingono verso una rapidità bulimica e un po’ troppo ossessionante. 
Nel suo saggio dal titolo “Elogio della lentezza”, Lamberto Maffei mette in dubbio che il cervello umano sia strutturato in modo da digerire senza danni tutta questa velocità tecnologica.

Ma un libro è un libro, a prescindere dal supporto sul quale lo si legge, e richiede tempo, attenzione e cura. Assaporarne ogni periodo è una operazione slow, consapevole.

“Un libro è una unità dell’attenzione” 
(Kevin Kelly).


Il Manifesto di SlowReading è nato dalla consapevolezza dell'autore che noi siamo le nostre letture, ciò che abbiamo letto nel corso della nostra vita ha influenzato il nostro modo di pensare, di vedere le cose, il nostro bagaglio di conoscenze, formando la nostra personalità.
"Non c’è dubbio - scrive Tombolini - che molto di quello che sono sia dovuto anche – se non soprattutto – ai libri che lessi allora. (...) Non c’era un piano coerente nelle mie letture, c’era piuttosto il lasciarsi guidare dalla sapiente casualità della vita di ogni giorno. 
A volte il consiglio di un amico, altre una copertina particolarmente attraente, altre volte ancora il piacere di sfidare qualche stupida e infondata idiosincrasia personale, ecco: erano cose così a porre questo o quel libro sotto il mio naso. Questo era per me leggere, e lo è ancora. Temo che questo modo di leggere, che mi pare appropriato chiamare Slow Reading (con ovvio, ma non meno vitale riferimento alle esperienze che ho fatto con Slow Food), corra oggi un reale pericolo di estinzione."
Come mai questo rischio? Con l'avvento del digitale ci siamo sempre più abituati ad una lettura veloce, una sorta di zapping tra siti, social, news, rapido e immediato, ma per salvaguardare la lettura lenta non occorre rinnegare le nuove tecnologie. 

"È là, nel dominio del digitale e della rete, - continua Tombolini - proprio là dove lo Slow Reading rischia l’estinzione, che va cercata e fatta crescere la sua possibile salvezza: è l’ebook, o meglio, può essere l’ebook il futuro possibile del libro e delle buone letture ai tempi della rete."

Un ebook è semplicemente la versione digitale del libro cartaceo, non un prodotto breve, di rapida e facile lettura, fatto più di suoni e immagini che non di testo da leggere. 
Un ebook "da leggere per lo più tra sé e sé, temporaneamente isolati dal resto del mondo, e immersi nel mondo che il libro in quel momento crea per chi legge. In un atteggiamento che, per la durata della lettura, sequestra per sé tutte le risorse intellettuali e immaginative disponibili. (...) che, mettendo a frutto le potenzialità della rete, recupera anche una sua antica dimensione sociale, come catalizzatore di conversazioni e di scambi del pensiero, nella direzione del cosiddetto Social Reading".
Nel testo integrale del Manifesto Antonio Tombolini suggerisce tutta una serie di azioni per diventare lettori slow e diffondere questo stile di lettura agli altri.

Invito ad aderire al manifesto e a diffondere lo Slow Reading.
Invito a parlarne.

Intanto se ne parla, nel web e in giro per l’Italia. La prossima a Pesaro, il 9 Maggio, alla Biblioteca San Giovanni. Ci sarà Tombolini, ci sarà Michele Marziani – direttore editoriale di Antonio Tombolini Editore – e ci sarò anche io. 




Nessun commento:

Posta un commento

Costretto al test di verifica dal proliferare di spam. Mi spiace. Spero molto in tanti commenti e spero che, a prescindere dal fatto che non vengano moderati da me, siano di buon gusto e vengano firmati. Buona lettura e buon commento a tutti.